Sforzo fisico e lunghe giornate di lavoro: la coltivazione delle mele è una sfida da molti punti di vista. Mentre in origine questo lavoro era svolto esclusivamente da uomini, oggi sono sempre più numerose le donne che si uniscono a loro e svolgono questa professione con grande passione.
Ne sono un esempio Iris Steck e Judith Mathà, che hanno inseguito il loro sogno di diventare
coltivatrici di mele dell'Alto Adige.
Iris Steck di Parcines ama vivere a contatto con la natura. Realizza habitat per piccoli animali, costruisce hotel per insetti e case per le api con vecchie botti di vino e piccole casse di legno. E nel suo maso, ereditato dalla madre, vive in compagnia di pecore, pony, cani, capre, anatre e oche. Iris si occupa di tutti i lavori richiesti dalla
coltivazione delle mele: dalla potatura, al diradamento, alla raccolta, alla pacciamatura, fino alla guida del trattore.
Judith Mathà di Nalles apprezza la varietà del suo lavoro. Oltre a lavorare nei frutteti, gestisce anche gli appartamenti per le vacanze nel maso dei suoi genitori. Qui vizia i suoi ospiti con i prodotti realizzati con le mele raccolte, come la crema spalmabile di polpose Redlove®, acidule
Granny Smith e croccanti
Kanzi®. Durante i mesi invernali, la sua marmellata di Natale è particolarmente apprezzata.
Le due giovani donne svolgono il loro lavoro quotidiano fedeli al motto di Iris: “Una donna in agricoltura deve semplicemente dirsi: faccio ciò che credo giusto.” D'inverno si potano gli alberi, in primavera si eseguono misure di controllo nei meleti, d'estate si diradano a mano le piccole mele dalla forma non adeguata e in autunno si raccolgono le mele. Entrambe hanno fatto della loro passione una professione e seguono la loro strada con le loro idee e visioni.